Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare. (Andy Warhol) – di EMANUELE ANSELMI –

Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare. (Andy Warhol)
EMANUELE ANSELMI·MARTEDÌ 13 GIUGNO 2017

Oggi vi voglio raccontare una storia, ma partiamo dal principio.

Sono Emanuele, un Fotografo, è il mio mestiere, la mia passione, da ormai dieci anni, prevalentemente questa forma di comunicazione mi è sempre servita per scopi lavorativi.

Questo mezzo di comunicazione è potentissimo, perchè se usato bene, permette di condividere, ricordi, storie, informazioni, tracce.
Oggi voglio sfruttarla proprio per raccontare una storia, una storia che si basa su cose vere, che ci riguardano tutti, e che se non impariamo a gestire, un giorno non troppo lontano ci si ritorceranno contro.

Siamo in italia, Lido di Volano, l’ultimo dei famosi lidi Ferraresi, un’oasi di pace e tranquillità immersa nella natura, questo piccolo lido giace in una culla di una bellezza incredibile, i miei genitori Maurizio e Loretta, hanno una casa proprio qua, tra le bellissime valli di comacchio e il parco del delta.

La fauna e la flora sono incredibili, una perla del nostro mare, una natura a tratti quasi primitiva, e proprio di quest’ultimo argomento voglio parlarvi, l’uomo in queste zone si è prodigato per mantenerle, protette, tutelate, vive; tuttavia altri uomini, non hanno lo stesso rispetto e le trattano queste come una discarica, inquinano la terra con bottiglie, plastica, reti ecc ecc…

Mi sono fatto una lunga passeggiata solitaria, lungo la costa disabitata che porta, fino al delta del Po, dove solo in pochi arrivano per sostare con teli e ombrelloni, ciò nonostante, ho trovato un paradiso deturpato dall’uomo, che irrispettoso della sua stessa terra la sta trasformano in un’ immondezzaio .

Ecco, oggi con questo breve testo e una serie di immagini che ho raccolto nella mia escursione, voglio sfuttare la Fotografia, la mia passione, per far vedere a quante più persone possibili, cosa accade, con la speranza di smuovere qualche coscienza, sia magari dei diretti interessati, che di ognuno di noi, così da far in modo che alla prossima occasione, quando ci capiterà di scegliere se abbandonare un rifiuto sulla nostra terra, o riporlo in un cestino l’istinto sarà uno solo.

Prima di mostrarvi le immagini, concludo con questa bella frase, trovo che racchiuda in poche parole, il concetto che vorrei esprimere:

Noi non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
 

Emanuele Anselmi – 13 giugno 2017