Vacanze diverse». È in queste due parole l’estate dell’emergenza da coronavirus. Le ha scandite il ministro Dario Franceschini durante l’audizione in commissione al Senato, in cui ha tracciato a grandi linee esigenze e prospettive di due comparti che stanno pagando un prezzo altissimo: cultura e turismo. Il responsabile del Mibact ha confermato di aver chiesto al Comitato tecnico-scientifico un protocollo di sicurezza per musei, teatri, eventi, cinema, alberghi e spiagge. «È urgente che la risposta arrivi in tempi molto brevi», ha spiegato.
Al mare
Il presidente di Assobalneari (Confindustria) Fabrizio Licordari è preoccupato e arrabbiato «perché al governo non hanno capito che solo con gli stabilimenti si andrà al mare in sicurezza». All’ingresso si metterà il termoscanner: chi ha più di 37,5 gradi non potrà entrare. Si firmerà un’autocertificazione «di non essere sottoposto alla misura della quarantena ovvero di non essere positivo al Covid-19». Ci saranno dispenser con igienizzanti per le mani e i clienti troveranno anche kit con guanti, mascherine e gel. Il personale dovrà far rispettare le regole di distanziamento: in spiaggia, in mare, in piscina, nei servizi igienici, nelle docce e negli altri spazi comuni. Il governo sta studiando la distanza base tra gli ombrelloni a 10 metri. Ma i gestori puntano su altri criteri, perché sui litorali stretti o di scoglio gli spazi non consentono di ragionare in metri. Assobalneari suggerisce «paletti e cordicelle o nastri segnalatori degli spazi a disposizione di singoli nuclei familiari dove verranno disposti lettini ed ombrelloni». Il numero delle postazioni sarà almeno dimezzato. Tutte le attrezzature saranno sanificate ogni giorno. Le cabine in abbonamento saranno affittate a un solo nucleo familiare. Saranno permesse solo le attività sportive che consentono il distanziamento, come beach volley, ping pong e bocce.
(fonte, corriere della sera)