Dal 28 maggio al 16 ottobre la mostra archeologica in occasione del centenario dalla scoperta della città etrusca di Spina (1922-2022)
Il percorso espositivo, presso la Galleria d’arte di Palazzo Bellini, sarà articolato secondo una sequenza di ambienti che accompagna il visitatore alla scoperta dell’antica città etrusca e del suo tesoro.
Fondata dagli Etruschi sulla sponda destra dell’Eridano, l’antico corso del Po, attorno alla metà del VI secolo a.C. Spina divenne il porto privilegiato di Atene nel nord Adriatico, assumendo il controllo dei traffici verso l’intera valle Pianura Padana. Sul finire del IV secolo a.C. la città iniziò il suo declino e l’insediamento etrusco cadde nell’oblio della storia. I continui mutamenti del territorio trasformarono il paesaggio deltizio e dell’antica città si persero le tracce.
Con l’inizio delle bonifiche del territorio vallivo comacchiese, nel 1922, in Valle Trebba, si scoprì la prima tomba della necropoli. Prese così avvio l’epopea archeologica che portò alla scoperta di oltre quattromila tombe e che culminò con il ritrovamento dell’abitato di Spina nel 1956, ad oggi ancora indagato.
(fonte: comune di comacchio)