Lido di Volano – Un lido che piace molto e che viene frequentato, anche se episodicamente, durante l’inverno. Molto gettonato dai possessori di cani per la sua pineta e dai genitori di bimbi piccoli per il suo mare che non diventa un’insidia nemmeno se si va verso l’ignoto.
I “vecchi” si divertono a giocare a carte e a guardare il mare e i pescatori traggono soddisfazione da una pesca, a tratti, abbondante. Non si paga nulla e non c’è bisogno di licenza.
Insomma un lido in regola con la fama di essere povero: qualcuno crede tuttora che ci siano ancora le baracche di legno in spiaggia. Ma noi sappiamo che non è così.
Nel tempo le opere significative svolte dalla mano pubblica sono state poche, a confronto con gli altri lidi. Il pontile, bisognoso di manutenzione costante ma che richiederebbe un’attenzione maggiore, la sosta a pagamento, le buche sempiterne sulla piazza e la pista ciclabile. Apprezzabile opera che accompagna il turista per la sua lunghezza (circa 400 metri più o meno). Se si va oltre si deve fare attenzione.
Premesso che ogni opera viene costruita con gran pompa e inaugurata alla presenza delle autorità, subito dopo viene trascurata e lasciata alle insidie del tempo.
Parliamo della pista ciclabile. Ogni tanto viene divelta o danneggiata la struttura in legno che l’affianca. Il pezzo viene sostituito. Non subito. E poi si va avanti così. La pulizia è praticamente un’illustre sconosciuta. Un lato della pista è occupato per un terzo da foglie stanziali che stanno lì da un anno all’altro accumulandosi e restringendo lo spazio lasciato alle bici.
Ultimamente, diciamo una settimana fa, un cavallo di passaggio ha lasciato un ricordo del suo passaggio: le sue deiezioni. Dopo una settimana le tracce dell’animale sono ancora lì a testimoniare l’inefficienza di chi se ne dovrebbe occupare. E siamo in stagione balneare.
Peccato.
(Oss)