La Pineta di Volano fa parte
della Riserva Naturale Po di Volano, che si estende per 386 ettari
tra l’abitato di Volano e l’arenile. Oltre alla Pineta, la Riserva include
anche lo Scanno di Volano, corrispondente alla porzione settentrionale del
litorale. Precisiamo che esiste un secondo Scanno di Volano, esterno alla
Riserva.
Di proprietà del Ministero Agricoltura e Foreste, la Pineta di Volano è il
frutto di rimboschimenti a pino su dune sabbiose litoranee, effettuati dal
Corpo Forestale dello Stato a metà degli anni ’30 e ’60.
Situata a sud-est della foce del Po di Volano e dello Scanno omonimo, la
Pineta ha una superficie di 169 ettari e si allunga verso sud per
circa 6 km, confinando a ovest con il Lido di Volano e il Lago delle
Nazioni.
Nelle zone perimetrali la vegetazione è caratterizzata dal pino marittimo,
mentre in quelle interne prevale il pino domestico.
L’abbandono della gestione silvicolturale a favore di quella di tipo
naturalistico ha favorito, negli ultimi anni, la presenza sempre più diffusa
di specie tipiche dell’area quali il leccio e la farnia.
Nel sottobosco si trovano la fillirea o olivastro, il
ligustro, il rovo e l’asparago selvatico.
La Pineta ospita la tipica fauna degli ambienti boschivi del
litorale, tra cui ricordiamo il ramarro, il fagiano, il
merlo, la capinera e la ghiandaia.
L’area tra la Pineta e il mare consiste in arenili di recente formazione,
originati dal progressivo deposito di sabbie marine, sui quali si è
sviluppata la tipica flora erbacea e cespugliosa delle sabbie litoranee. Vi
si trovano, in successione dall’arenile verso l’entroterra, il
ravastrello, il convolvolo delle spiagge, lo sparto pungente,
la vedovina delle spiagge e la coda di lepre.
Il pino domestico o da pinoli (Pinus pinea)
Albero sempreverde della famiglia Pinacee, si distingue dal pino marittimo
per la densa chioma ombrelliforme. Ha foglie coriacee aghiformi riunite in
fascetti di due, forma grandi coni ovali (pigne) e produce semi commestibili
oleosi detti pinoli. Specie termofila tipica di ambienti costieri non troppo
esposti ai venti salsi, predilige terreni sciolti e sabbiosi. Il legno è
poco pregiato, utilizzato per costruzioni e pasta da carta; i pinoli sono
invece molto ricercati e impiegati in pasticceria.
Nel Parco Regionale del Delta del Po è diffuso lungo il litorale, dove forma
fitti boschi costieri, talvolta monospecifici, come nelle pinete ravennati
di Classe e San Vitale e in quella ferrarese del Lido di Spina. Nella
Stazione n. 1 si trova nella Pineta di Volano, nelle Pinete Motte del Fondo
e Ribaldesa e nel Bosco Spada.
Il pino marittimo (Pinus pinaster)
Albero sempreverde della famiglia Pinacee, si distingue dal pino domestico
per la chioma di forma globosa. Le foglie, lunghe e robuste, sono simili a
quelle del pino domestico; forma numerosi coni riuniti a gruppi, quelli
femminili molto grandi e allungati restano più anni sui rami prima di
aprirsi. Specie termo-xerofila che prospera su terreni poveri e ben drenati,
assai diffusa nei boschi litoranei dove viene piantata per stabilizzare le
dune sabbiose; è più resistente del pino domestico ad avversità climatiche e
malattie. Il legno è duro, di lunga durata, impiegato per costruzioni,
imballaggi e pasta da carta.
La sua distribuzione all’interno del Parco e nella Stazione n. 1 corrisponde
a quella del pino domestico, a cui si rimanda.
Modalità di visita
La Pineta è facilmente visitabile, a piedi e in bicicletta, grazie ad una
comoda strada sterrata che la attraversa longitudinalmente a partire dal
Lido di Volano, a nord, sino al Lido delle Nazioni, a sud. Dalla strada
principale si dipartono piccoli sentieri pedonabili, che mettono in
comunicazione l’area del Lago delle Nazioni con le spiagge di Volano.